Tempo Del Creato 2020

1 Settembre - 4 Ottobre

In questo tempo vogliamo educarci alla Bellezza, vogliamo imparare a guardare il mondo con gli occhi di Dio. La parola che ci guida è "contemplare"

Tutto è bello e tutto è dono. Insieme ringraziamo benediciamo e lodiamo il Signore.

Impegno: prendersi cura del creato, sentirsi responsabili e assumere stili di vita attenti alle fragilità dei fratelli e del mondo!

Il Cantico delle creature

Lo sguardo di Francesco è su Dio e le creature sono dono di Dio per noi. È lo sguardo di un innamorato che vede tutto bello e chiede alle creature di lodare insieme Dio che nullu homo ène dignu te mentovare

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria 
e l'honore et onne benedizione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfane,
e nullu homo ène dignu Te mentovare.

Laudato si', mi' Signore, 
cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno 
et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante 
cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.

Laudato si', mi' Signore, 
per sora Luna e le stelle:
in celu l'ai formate clarite e preziose e belle.

Laudato si', mi' Signore, 
per frate Vento
e per aere e nubilo 
e sereno e onne tempo,
per lo quale a le Tue creature 
dai sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, 
per sor'Acqua,
la quale è multo utile et humile e preziosa e casta.

Laudato si', mi' Signore, 
per frate Focu,
per lo quale ennallumini la notte:
et ello è bello e iocundo 
e robustoso e forte.

Laudato si', mi' Signore, 
per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi frutti con coloriti fiori et herba.

Laudato si', mi' Signore,
per quelli ke perdonano per lo Tuo amore
e sostengo infirmitate e tribulazione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate e benedicete mi' Signore et rengraziate
e serviateli cum grande humilitate.

 

dall'enciclica Laudato si'

214. Alla politica e alle varie associazioni compete uno sforzo di formazione delle coscienze. Compete anche alla Chiesa. Tutte le comunità cristiane hanno un ruolo importante da compiere in questa educazione. Spero altresì che nei nostri seminari e nelle case religiose di formazione si educhi ad una austerità responsabile, alla contemplazione riconoscente del mondo, alla cura per la fragilità dei poveri e dell’ambiente. Poiché grande è la posta in gioco, così come occorrono istituzioni dotate di potere per sanzionare gli attacchi all’ambiente, altrettanto abbiamo bisogno di controllarci e di educarci l’un l’altro.

215. In questo contesto, «non va trascurata […] la relazione che c’è tra un’adeguata educazione estetica e il mantenimento di un ambiente sano».[150] Prestare attenzione alla bellezza e amarla ci aiuta ad uscire dal pragmatismo utilitaristico. Quando non si impara a fermarsi ad ammirare ed apprezzare il bello, non è strano che ogni cosa si trasformi in oggetto di uso e abuso senza scrupoli. Allo stesso tempo, se si vuole raggiungere dei cambiamenti profondi, bisogna tener presente che i modelli di pensiero influiscono realmente sui comportamenti. L’educazione sarà inefficace e i suoi sforzi saranno sterili se non si preoccupa anche di diffondere un nuovo modello riguardo all’essere umano, alla vita, alla società e alla relazione con la natura. Altrimenti continuerà ad andare avanti il modello consumistico trasmesso dai mezzi di comunicazione e attraverso gli efficaci meccanismi del mercato.

- Dal discorso del SANTO PADRE FRANCESCO ai partecipanti all’incontro delle Comunità Laudato Si’, 12 settembre 2020

Oggi, la natura che ci circonda non viene più ammirata, contemplata, ma “divorata”. Siamo diventati voraci, dipendenti dal profitto e dai risultati subito e a tutti i costi. Lo sguardo sulla realtà è sempre più rapido, distratto, superficiale, mentre in poco tempo si bruciano le notizie e le foreste. Malati di consumo. Questa è la nostra malattia! Malati di consumo. Ci si affanna per l’ultima “app”, ma non si sanno più i nomi dei vicini, tanto meno si sa più distinguere un albero da un altro. E, ciò che è più grave, con questo stile di vita si perdono le radici, si smarrisce la gratitudine per quello che c’è e per chi ce l’ha dato. Per non dimenticare, bisogna tornare a contemplare; per non distrarci in mille cose inutili, occorre ritrovare il silenzio; perché il cuore non diventi infermo, serve fermarsi. Non è facile. Bisogna, ad esempio, liberarsi dalla prigionia del cellulare, per guardare negli occhi chi abbiamo accanto e il creato che ci è stato donato.

Contemplare è regalarsi tempo per fare silenzio, per pregare, così che nell’anima ritorni l’armonia, l’equilibrio sano tra testa, cuore e mani; tra pensiero, sentimento e azione. La contemplazione è l’antidoto alle scelte frettolose, superficiali e inconcludenti. Chi contempla impara a sentire il terreno che lo sostiene, capisce di non essere al mondo solo e senza senso. Scopre la tenerezza dello sguardo di Dio e comprende di essere prezioso. Ognuno è importante agli occhi di Dio, ognuno può trasformare un po’ di mondo inquinato dalla voracità umana nella realtà buona voluta dal Creatore. Chi sa contemplare, infatti, non sta con le mani in mano, ma si dà da fare concretamente. La contemplazione ti porta all’azione, a fare.  Leggi tutto

- PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Mercoledì, 16 settembre 2020: Catechesi “Guarire il mondo”: 7. Cura della casa comune e atteggiamento contemplativo:  leggi

Dalla Regola e Costituzioni OFS

Reg. 18. Abbiano inoltre rispetto per le altre creature, animate e inanimate, che "- dell'Altissimo portano significazione-", e si sforzino di passare dalla tentazione di sfruttamento al francescano concetto di fratellanza universale.

CCGG Capitolo II Titolo II. 

Presenza Attiva nella Chiesa e nel Mondo Art. 17

1. (Reg. 6) Chiamati a collaborare alla costruzione della Chiesa come sacramento di salvezza per tutti gli uomini e resi per il Battesimo e la Professione “testimoni e strumenti della sua missione”, i francescani secolari annunziano Cristo con la vita e la parola. Il loro apostolato preferenziale è la testimonianza personale [Cfr. Regola non bollata 17, 3: FF 46; Leggenda dei Tre Compagni 36: FF 1440; 2 lettera a tutti i fedeli 53: FF 200] nell’ambiente in cui vivono e il servizio all’edificazione del regno di Dio nelle realtà terrestri.

2. Nelle Fraternità si promuova la preparazione dei fratelli alla diffusione del messaggio evangelico “nelle comuni condizioni del secolo” [Lumen Gentium 35] e alla collaborazione alla catechesi nelle comunità ecclesiali.

Per una società giusta e fraterna Art. 18

1. I francescani secolari sono chiamati ad offrire un contributo proprio, ispirato alla persona e al messaggio di San Francesco d’Assisi, ad una civiltà in cui la dignità della persona umana, la corresponsabilità e l’amore siano realtà vive [Cfr. Gaudium et Spes 31 ss].

2. (Reg. 13) Devono approfondire i veri fondamenti della fraternità universale e creare ovunque spirito di accoglienza e atmosfera di fratellanza. Si impegnino con fermezza contro ogni forma di sfruttamento, di discriminazione e di emarginazione e contro ogni atteggiamento di indifferenza verso gli altri.

3. (Reg. 13) Collaborino con i movimenti che promuovono la fratellanza tra i popoli: si impegnino a “creare condizioni di vita degne” per tutti e ad operare per la libertà di ogni popolo.

4. Seguendo l’esempio di Francesco, Patrono degli ecologisti, promuovano attivamente iniziative a salvaguardia del creato, collaborando agli sforzi per evitare l’inquinamento e il degrado della natura, e per creare condizioni di vita e di ambiente che non siano di minaccia all’uomo.

Per un cammino di conversione. Il nostro impegno (le buone pratiche)

La conversione ecologica [LS 216-221] 

217. Se «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi»,[152] la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore. Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.

218. Ricordiamo il modello di san Francesco d’Assisi, per proporre una sana relazione col creato come una dimensione della conversione integrale della persona. 

220. Tale conversione comporta vari atteggiamenti che si coniugano per attivare una cura generosa e piena di tenerezza. In primo luogo implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre. 

Riferimenti, materiale, ecc.

Dal sito OFSLombardia iniziative e documenti: vai alla pagina

Messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della giornata mondiale di preghiera per la cura del creato: leggi

Messaggio dei vescovi

Custodia del creato

Movimento Mondiale Cattolico per il clima: Papa Francesco incoraggia la contemplazione

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Per contemplare la Bellezza e ringraziare, alcune foto e un video della nosta cara amica Silvia Aldrovandi del consiglio OFS di Lombardia